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I bambini delle elementari alle prese con la lingua italiana. Un simpatico repertorio di evidenti errori e poesia possibile, gentilmente fornito da una maestra di una zona imprecisata dello stivale.
Prima ora: geografia
Gli adulti lavorano per arricchire l’Italia, ma anche le bestie.
Il mare è una penisola.
La Alpi sono la catena di montaggio dell’Italia.
Le risate (vedi: risaie) si trovano nelle parti più opposte.
Nelle ciminiere si trova carbone e pietre preziose.
La terra bagnata dalle tigri è un frate che si chiama Mesopotamia.
Seconda ora: storia
Tabernacolo: dove vivevano gli uomini primitivi.
I papiri sono gambe che crescono lungo il Nilo.
Gli abitanti del Nilo danno ragione agli egiziani che si assagiarono.
Sono state trovate molte lingue di egiziani sul papiro.
Il faraone poteva uccidere i suoi sudici.
Il faraone l’hanno rotolato nei lenzuoli e l’hanno chiuso in una bara.
Davanti alla capanna del presepe ci sono gli apostrofi.
Abbiamo visitato la basilica di San Michele con la maestra che è molto antica.
Terza ora: educazione civica
Per attraversare la strada bisogna passare sui pedoni.
I pedoni sono del codice stradale.
Per strada si deve stare attenti perché possono succedere delle gravidanze.
Il vigile osserva il trofeo delle macchine.
L’arbitro fischia il violino.
Spero di essere capace di fare questo lavoro per diventare una donna desiderata da tutti.
Quarta ora: scienze
Il cranio ha una fronte intelligentissima.
Gli arti inferiori si attaccano al tronco per mezzo delle costole.
Le parti principali del corpo sono: gli occhi, il naso, il padiglione degli orecchi.
L’ape cova le uova e dopo quaranta giorni nascono i piccoli
Il plotone è un nome di animale.
Le pannocchie di granoturco si seminano in primavera.
Il fuco mangia i frati.
Firmamento: carte dove tutti firmano.
Tema in classe: la mia famiglia e la città dove vivo
I genitori ci circondano col loro feto.
Mia mamma non lavora e il mio papà la lavora.
Io una mamma come questa non l’ho mai avuta: buona e bella.
La giornata particolarmente triste è il giorno dell’operazione di mia madre alla quale gli era venuta una incista alla mamella destra del petto.
Mia zia per andare al mare si mette le pigne.
Mia zia ha una pigna d’uva.
La banda del paese suonava diversi ninnoli.
I volti delle persone erano curvi.
Tema in classe: pensieri in libertà
L’aria se la rendi leggera sembra un sottile mobile.
Ho osservato un contadino che è un uomo molto semplice, ma domestico.
Accanto a noi a sinistra v’era un ristorante. Andammo dentro e mangiammo in tostapane ripieno di prosciutto e salame.
Mortai: carri da morto.
La squadriglia grida.
La squadriglia arriva con il treno.
La folla s’assiepa per diventare una siepe.
Lo stormo grida in classe.
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Fotografia: Claudio Comandini, “Piccolo mondo andato” – Grizzana Morandi – Ca’ Benassi di Veggio, 2010.